L’attuale struttura mantiene la scansione storica degli ambienti e qualche elemento di arredo: l’osteria occupava la sala posta all’angolo fra via Roma e via Manzoni – di cui è ancora visibile il lavandino in pietra – la Sala rossa, che condivide con la prima una stufa di cotto, e la Sala della limonaia, tutta su via Manzoni, dove era posta la cucina; al piano inferiore c’era la cantina, ancora utilizzata dal Passerotto senza alcuna modifica dell’ambiente.
L’attuale cucina era una rimessa per i carri, mentre il recente condominio, sul lato opposto del cortile, ha preso il posto delle stalle sottostanti il fienile, adibito anche a dormitorio per i cavallanti. L’avvicendarsi quotidiano dei cavalli è ancora testimoniato dalla presenza dei numerosi anelli in ferro per legarli, posti sulle facciate di via Roma e di via Manzoni.
Le attuali pitture murali delle sale già della locanda rievocano quelle scoperte sotto gli strati di calce e sono state realizzate dal decoratore riconosciuto dalla Soprintendenza Belle Arti, Gianvittorio Pontiroli.
Il dehor climatizzato occupa una porzione del cortile posto originariamente fra l’osteria e le stalle, a cui si accedeva dalla porta, ancora esistente, nella Sala rossa.